Vicenza Unesco

Alla scoperta dei siti Patrimonio dell'Umanità in provincia di Vicenza

Vicenza e le ville di Palladio

Vicenza-Ville di Palladio

La città di Vicenza è sito Unesco dal 1994, le ville di Palladio del Veneto dal 1996.
 
La città di Vicenza (1994)

La Città di Vicenza

La Basilica Palladiana, il Teatro Olimpico, chiese, palazzi, opere monumentali.
 
Le ville di Andrea Palladio

Le ville del Palladio

Il celebre architetto ne realizzò ben 23 a Vicenza e in altre 5 province del Veneto
 
Altri siti Unesco del Veneto

Altri siti Unesco veneti

Venezia e la laguna, Verona, le Dolomiti, l'Ortobotanico di Padova, i siti palafitticoli
 

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Vicenza. Sito Unesco patrimonio mondiale dell'umanità.

Nel 1994 la Città di Vicenza è stata riconosciuta come Sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’UNESCO per la sua unicità legata in particolare all’opera dell’architetto Andrea Palladio.
Nel 1996 è stato assegnato il secondo riconoscimento per le ville palladiane del Veneto.

Dal primo riconoscimento, l’Amministrazione comunale di Vicenza ha sempre considerato prioritari gli obiettivi della Convenzione UNESCO, progettando e realizzando nel corso degli anni interventi per la conservazione, tutela e valorizzazione del proprio patrimonio attraverso la ristrutturazione dei monumenti, la tutela del territorio e dell’ambiente e l’attenzione agli aspetti urbanistici, economici, culturali e turistici collegati.

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L'Unesco

La candidatura a sito Patrimonio dell'Umanità

Ogni Stato membro compila, ogni 5 anni, una Lista propositiva di Siti.
Le domande di inserimento nella Lista propositiva devono essere inoltrate dalle Amministrazioni competenti per la gestione del sito (es. Sindaco, Sovrintendenze di un'area archeologica o un Ente parco).

All’atto della richiesta di iscrizione, lo Stato membro invia al Centro del Patrimonio Mondiale il dossier di candidatura.
Le Linee Guida forniscono tutte le indicazioni per la redazione del dossier, che deve essere esauriente e contenere tutta la documentazione e la cartografia necessarie.
Il Centro effettua una prima verifica in merito alla completezza della documentazione ricevuta, richiedendo eventuali integrazioni.
Se la documentazione inviata soddisfa i requisiti di completezza nei termini stabiliti, viene inoltrata agli Organi consultivi per la valutazione.
La decisione finale sull'iscrizione spetta al Comitato del Patrimonio Mondiale.
Il Comitato può decidere di rimandare la decisione, richiedendo ulteriori informazioni, oppure rifiutare l’iscrizione.

A partire dall’anno 2002 il Comitato del Patrimonio Mondiale ha deciso di porre una restrizione all’iscrizione di nuovi siti, limitando le richieste ammissibili ad una sola candidatura per ogni Stato, entro il tetto massimo complessivo di 30 siti da esaminare (oltre a siti rinviati dagli anni precedenti), sulla base di priorità che premiano gli Stati meno rappresentati nella Lista. A partire dal 2004, il limite per ogni paese è stato elevato a due candidature, di cui almeno una relativa a beni naturali, mentre il tetto massimo da esaminare è stato portato a 45 siti, compresi i siti rinviati dagli anni precedenti.

La lista propositiva italiana

Qualora un sito non sia già presente nella Lista propositiva italiana è possibile proporne l’iscrizione alla autorità competente che, per i siti culturali, è il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, mentre per i siti naturali è il Ministero dell’Ambiente; per i siti misti (culturali e naturali) la domanda andrà inoltrata ad entrambi i Ministeri.
La domanda di iscrizione deve essere redatta secondo il modello predisposto dal Centro del Patrimonio Mondiale e dovrà essere corredata da una documentazione che consenta la valutazione dello Stato parte delle richieste pervenute.

Tale documentazione dovrà contenere:

  • la dimostrazione dell’eccezionale valore universale del sito, in relazione ai criteri definiti nelle Linee Guida;
  • uno studio dettagliato che mette a confronto il bene proposto con beni analoghi nazionali ed internazionali per dimostrare che il bene è eccezionale a livello mondiale e non solo locale o nazionale
  • la descrizione delle condizioni di integrità, autenticità e di conservazione del bene proposto;
  • una presentazioni di validi strumenti di tutela vigenti a livello nazionale o locale.

L’autorità competente dello Stato parte verifica le condizioni di completezza della richiesta e la rispondenza del sito ai requisiti per l’iscrizione. Se necessario, potrà anche richiedere ulteriori integrazioni.
Periodicamente la Lista propositiva viene aggiornata con le ulteriori richieste di iscrizione pervenute, ed inviata al Centro del Patrimonio Mondiale.
L’iscrizione di un sito nella Lista propositiva non comporta necessariamente la successiva iscrizione del sito nella Lista del Patrimonio Mondiale.

 

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