Vicenza (1569)
Il palazzo voluto dal conte Montano Barbaran sta vivendo un nuovo splendore dopo un lungo restauro. L’edificio ospita le sedi delle Soprintendenze, il Centro Internazionale di Architettura “Andrea Palladio” ed, oltre a numerose mostre monografiche, un museo dedicato alla figura ed all’opera di Andrea Palladio con una sezione in cui verrà applicata la realtà virtuale alla ricostruzione storico-artistica. Palladio lavorò a questa costruzione contemporaneamente alla pubblicazione del suo trattato (1569-70) come rammenta egli stesso.
La facciata solenne è arricchita da un duplice ordine ionico (fascia inferiore) e corinzio (fascia superiore) e da decorazioni ai lati delle finestre del piano nobile. Anche le sale interne del pianterreno ed il salone sono decorati da ricchi stucchi. L’attico è caratterizzato da finestre quadrate e pilastrini. L’asimmetria della facciata è causata, nota Martin Kubelìk, dal fatto che il proprietario acquistò in un secondo momento un’ulteriore area sufficiente per costruire altri due intercolumni. Anche costruendo questo palazzo, Palladio seppe adattarsi e rispettare il sito e la rete viaria esistenti a scapito dell’ortogonalità delle strutture.
Ospita il Palladio Museum.