Vicenza (1546-1549)
La Basilica Palladiana affascina con le sue linee, i suoi chiaroscuri: “non è possibile descrivere l’impressione che fa la Basilica di Palladio...” (J.W. Goethe). Il duplice ordine di logge di pietra bianca di Piovene si offre nella sua eleganza e solennità: l’ascesa delle strutture sembra infinita, il gioco di luci ed ombre seduce. Il primo nucleo del palazzo, chiamato della Ragione, venne costruito nella metà del XV secolo unificando edifici più antichi: il “Palatium Vetus” ed il “Palatium Communis”.
Alla fine del Quattrocento, si pensò di dare nuovo volto alla fabbrica e di creare spazi coperti per i mercati che si svolgevano attorno ad essa. L’architetto Tommaso Formenton progettò delle logge, che avrebbero dovuto circondare l’edificio. Vennero costruite e diedero al palazzo un’immagine nuova, simile a quella dell’omonimo edificio di Padova. L’errata costruzione delle nuove strutture portò ad un loro crollo solo due anni dopo il completamento, aprendo il problema del rifacimento. La risoluzione non arrivò molto presto anche se furono interpellati grandi artisti, da Sebastiano Serlio a Michele Sanmicheli, a Giulio Romano. Cinquant’anni trascorsero prima che fosse scelto il progetto di Andrea della Gondola, in seguito conosciuto come il Palladio. Egli progettò delle logge formate dal susseguirsi di un medesimo modulo architettonico: la finestra serliana.
Da alcuni anni, nella bella stagione, è accessibile anche la terrazza panoramica.
Piazza dei Signori
Vicenza
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