La Convenzione per la tutela del patrimonio culturale e naturale è un trattato internazionale adottato dalla Conferenza Generale dell’UNESCO il 16 novembre del 1972 con il compito di definire il patrimonio mondiale attraverso l’adozione di una lista che raccolga i beni considerati d’interesse eccezionale e di valore universale per l’ umanità. Essa :
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Definisce il genere di sito naturale o culturale di cui si possa considerare l’iscrizione alla Lista del patrimonio mondiale
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Fissa i doveri degli Stati membri nell’identificazione di siti potenziali, nonché nella loro protezione e conservazione.
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Incoraggia gli Stati membri a sensibilizzare gli abitanti circa i beni del patrimonio mondiale e a migliorare la loro protezione attraverso programmi di educazione e di informazione.
Gli Stati che hanno sottoscritto la Convenzione si impegnano nella tutela e nella conservazione dei Beni iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale.
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Link esterno: testo della convenzione in francese/inglese: http://whc.unesco.org/archive/convention-fr.pdf
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Link esterno: traduzione italiana della convenzione: http://unesco.beniculturali.it/getFile.php?id=35
La ratifica della Convenzione ed i suoi vantaggi per gli stati membri
Affinché entri in vigore, la convenzione Unesco deve essere ratificata dagli Stati membri.
Nell'ordinamento giuridico italiano la ratifica avviene tramite un atto presidenziale che in alcuni casi deve essere autorizzato con legge del parlamento. Ogni atto presidenziale, ex. art. 89 della Costituzione richiede, ai fini della sua validità formale, la controfirma ministeriale. Quindi la competenza a ratificare non è sostanzialmente del Presidente della repubblica, ma del Potere Esecutivo che, in base al Ministro competente, propone al Presidente la ratifica dei vari trattati.
La ratifica porta vari vantaggi agli stati che la attuano:
- Salvaguardia della nostra eredità che consiste in quei beni universalmente riconosciuti come eccezionali, promuovendo le diversità della cultura e la ricchezza della natura nel mondo
- Turismo sostenibile: un sito iscritto nella Lista del Patrimonio dell’umanità gode di prestigio, grazie ad una maggior sensibilizzazione del pubblico circa il valore unico del luogo, e maggiore attrattiva. Ciò ha dei riscontri positivi sull’economia dell’area nel tempo
- Fondo del patrimonio mondiale: accessibilità ai fondi internazionali per la tutela di beni in pericolo
- Consulenza tecnica e formazione per i siti iscritti nella Lista
Gli organi
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L’Assemblea Generale degli Stati firmatari della Convenzione si riunisce durante le sessioni della Conferenza Generale dell’Unesco. Durante tali incontri, l’Assemblea determina la percentuale di contributo al Fondo del Patrimonio mondiale applicabile a tutti gli Stati membri, elegge i membri del Comitato del patrimonio mondiale e valuta il rapporto sulle attività del Comitato.
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Il World Heritage Centre (WHC) - centro del patrimonio mondiale - creato nel 1992, coordina le attività relative al patrimonio mondiale e assicura la gestione quotidiana della Convenzione.