Caldogno VI (1542)
Villa Caldogno Nordera è opera attribuita ad Andrea Palladio e venne costruita attorno al 1545. La facciata propone tre archi centrali a bugnato che illuminano la loggia e coronati dal frontone triangolare. Questa struttura ci rimanda ad altre fabbriche del Palladio: Villa Pisani a Bagnolo e Villa Saraceno The Landmark Trust. Sulla stessa facciata si legge “Angelus Calidonius Luschi Filius MDLXX”. Il 1570 si riferisce con tutta probabilità alla fine dei lavori di decorazione degli interni voluti dal nuovo proprietario Angelo Caldogno, successo come proprietario di questa proprietà al committente Michele Caldogno.
Nel Cinquecento, le sale furono affrescate da Gianantonio Fasolo, Battista Zelotti e da aiuti. Mentre nel XVIII secolo, secondo le attribuzioni, Costantino Pasqualotto realizzò i fregi delle sale a destra del salone, Fasolo riesce ad elevarsi rispetto allo stesso Zelotti la cui opera appare più stanca e debole. Nel salone, all’interno di false architetture, cavalieri e gentildonne sembrano rivivere momenti di una giornata modello: il gioco delle carte, la danza o il concertino. Nelle sale maggiori di sinistra sono narrate le vicende di Scipione e di Sofonisba. Nel camerino, invece, sono rappresentate alcune scene del Pastor Fido, iniziate da un aiuto dello Zelotti e terminate da Giulio Carpioni.
Di proprietà del Comune di Caldogno, il sito è aperto al pubblico.
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Villa Caldogno
Via Zanella, 3 - Caldogno (VI)