Vicenza (1542)
Il progetto di palazzo Thiene venne pubblicato da Andrea Palladio nel suo trattato I Quattro Libri d’Architettura. Tuttavia, come ricorda Martin Kubelìk in un recente saggio, indagini archivistiche affermerebbero che la fabbrica potrebbe essere invenzione di Giulio Romano e Palladio, in quel caso, ne sarebbe stato solo l’esecutore. Il grandioso progetto prevede una costruzione a pianta quadrata che avrebbe occupato l’area dell’attuale isolato compreso tra contrà San Gaetano Thiene, stradella Banca Popolare, contrà Porti e Corso Palladio.
Tra il 1556 ed il 1558, fu eretta una piccola sezione all’angolo di contrà San Gaetano Thiene e di stradella Banca Popolare. Sicuramente, nota sempre Kubelìk, se Palladio avesse realizzato il palazzo nella sua interezza, non avrebbe potuto rispettare l’ortogonalità delle strutture disegnate nei Quattro Libri... a causa dell’area non regolare ed insufficiente a contenere il complesso monumentale. La facciata esistente presenta due piani: l’inferiore è caratterizzato da un bugnato rustico in pietra ed in mattoni intonacati; mentre il superiore, a bugnato leggero, è ritmato da paraste di ordine corinzio e da finestre. Quest’ultime sono a tabernacolo: un piccolo frontone alternativamente centinato e triangolare corona due colonne di ordine ionico.
Del cortile furono innalzati solo due lati: “circondato intorno da loggie di pilastri di primo ordine rustichi, e nel secondo di ordine composito... Le stanze di questa fabbrica ch’ora sono finite; sono state ornate di bellissimi stucchi da Messer Alessandro Vittoria, & Messer Bartolomeo Ridolfi; e di pitture da Messer Anselmo Canera, & da Messer Bernardino India Veronesi, non secondi ad alcuno de’ nostri tempi”. (A. Palladio) Adiacente è il cinquecentesco palazzo Thiene realizzato da Lorenzo da Bologna.
Dal 2016 il palazzo è stato riconosciuto di eccezionale interesse culturale, dal 6 settembre 2021 è ufficialmente di proprietà del Comune di Vicenza.
Attualmente sono visitabili:
- le sale al piano terra con l’esposizione della quadreria
- le sale al piano nobile con l’esposizione della quadreria, le ceramiche della manifattura Antonibon e le collezioni dei piatti popolari veneti dell’Ottocento
- le sale del sottotetto con la raccolta di stampe dei Remondini e le sculture di Arturo Martini
Orario di apertura al pubblico:
invernale: dall'1 settembre al 30 giugno, da giovedì a domenica dalle 9 alle 17 (ultima entrata 16.30)
estivo: dall'1 luglio al 31 agosto, da giovedì a domenica dalle 10 alle 18 (ultima entrata 17.30)
Chiuso: lunedì, martedì, mercoledì, 25 dicembre e 1 gennaio
Aperture straordinarie 2022: 6 gennaio, 17, 18 e 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, 8 settembre, 31 ottobre, 1 novembre, 8 e 26 dicembre
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