Vicenza Unesco

Le ville di Palladio nelle altre province del Veneto

Villa Badoer

Fratta Polesine RO (1556)

Badoer Provincia

Foto@ Provincia di Rovigo

 

La Villa Badoer sorge a ovest dell'abitato di Fratta Polesine, in corrispondenza dell'argine destro di uno dei numerosi corsi d'acqua che solcano il territorio pianeggiante della regione compresa fra l'Adige e il Po.
Il sito doveva già ospitare un castello medievale, la cui posizione strategica rispetto alle città di Padova, di Rovigo e di Verona, ne fece oggetto di contesa fra gli Estensi, i Carraresi e i Torelli, fino alla distruzione, avvenuta nel 1239. Quando, dopo il 1515, la Repubblica di Venezia entrò in possesso del Polesine, le vaste e fertili aree fluviali divennero il luogo ideale per l'acquisizione di proprietà da parte della nobiltà veneziana. È il caso di Francesco Badoer, che, tramite la moglie Lucietta Loredan, ricevette in eredità alcuni possedimenti terrieri a Fratta, acquistati dalla famiglia Loredan nel 1519. La necessità di presiedere il fondo determinò la decisione di edificare una villa, il cui progetto venne affidato ad Andrea Palladio.
L'architetto ideò un impianto simmetrico con il fulcro occupato dal corpo padronale, mentre due barchesse emicicliche si sviluppavano in corrispondenza delle estremità della facciata principale. Il largo spazio aperto che si estendeva fra di esse era dominato da un monumentale fronte a tempio innalzato su un podio. Una scalinata di larghezza pari a quella del colonnato conduceva direttamente all'interno del piano nobile, mentre le rampe laterali immettevano nelle ali porticate, destinate a funzioni di riparo e di magazzino connesse con lo svolgimento di attività agricole.
L'acquisizione definitiva del terreno e la costruzione della fabbrica vennero attuate fra il 1549 e il 1556 e il disegno per la villa di Francesco Badoer, l'unico edificio palladiano nel Polesine, venne illustrato, seppur con alcune differenze, nei "Quattro Libri dell'Architettura". Qui Palladio spiegava che la decorazione ad affresco delle stanze dell'appartamento dominicale era stata eseguita da Giallo Fiorentino, probabilmente negli stessi anni della costruzione: grottesche, soggetti mitologici e paesaggi d'ispirazione nordica occupavano per intero le pareti di ciascun ambiente, facendo da sfondo a un arredamento piuttosto modesto.
Il progressivo sviluppo della conduzione agricola, già sul finire del XVI sec., fu alla base della realizzazione di alcune modifiche, principalmente legate all'ampliamento delle barchesse, la cui attuale estensione venne portata a termine nella seconda metà del '700. Nel corso degli anni '60 del '900 i restauri promossi dalla Provincia di Rovigo e dall'Istituto Regionale per le Ville Venete hanno consentito il recupero dei solai lignei originali e della decorazione ad affresco delle sale nobili.


Villa Badoer, detta La Badoera
Via Giovanni Tasso, 1 - Fratta Polesine (RO)
www.villabadoer.it  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Per info e prenotazioni: tel. +39 366 3240619

Foto aerea - Fratta Polesine, Villa Badoer

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