Vicenza (1559)
Questo palazzetto, che la tradizione vuole essere la casa di Palladio, ma ove in realtà non abitò mai, è opera attribuita allo stesso architetto che la ideò tra il 1560 ed il 1570 per il notaio Pietro Cogollo. La facciata presenta tre piani: quello inferiore è caratterizzato da una finestra serliana, da colonne ioniche e da due Vittorie poste ai lati dell’arco. Il piano nobile è delimitato da due finestre e da altrettante paraste di ordine corinzio.
La superficie centrale, come quella dell’attico, un tempo era decorata da affreschi di Gian Antonio Fasolo. Della tripartizione della facciata, sottolinea Remo Schiavo, “si noti il graduale aggetto dei piani: forte e pulsante il piano terra ove l’arco con le due aperture forma una ideale serliana, più lieve al nobile, del tutto assente nella parte sommitale”.
Corso Palladio, 165/167
Vicenza
Visitabile solo l'esterno