Bagnolo di Lonigo VI (1542)
“La fabrica, che segue é in Bagnolo luogo due miglia lontano da Lonigo Castello del Vicentino, & é de’ Magnifici Signori Conti Vittore, Marco, e Daniele fratelli de’ Pisani”. Così Andrea Palladio introduce il progetto di Villa Pisani nel suo trattato I Quattro Libri d’Architettura, pubblicato a Venezia nel 1570. La villa, dopo un lungo periodo di degrado, è stata restaurata in modo magistrale in questi ultimi anni cercando di restituirle l’aspetto primitivo sconvolto da numerosi interventi che mutarono gli stessi volumi interni. Il progetto pubblicato propone una fabbrica ben più complessa di quella esistente: infatti non vi sono le barchesse che avrebbero dovuto delineare il perimetro della grande corte posteriore.
Indagini effettuate con tecniche innovative hanno dimostrato che l’edificio venne eretto in due fasi: la prima, avvenuta tra il 1540 ed il 1544, portò alla costruzione della fabbrica mentre la seconda (1560/62ca.) all’erezione della loggia. La facciata anteriore è delimitata da due torrette tra le quali si aprono tre archi a bugnato coronati dal frontone ornato con lo stemma dei Pisani. La presenza dei tre fornici ci rimanda ad altri interventi palladiani: villa Caldogno, villa Curti Marcello e villa Saraceno, The Landmark Trust. Un tempo la villa si offriva al Guà riflettendo il prospetto sulle acque del fiume. Purtroppo, nel secolo scorso, venne innalzato un argine, per frenare le periodiche inondazioni, che taglia lo spazio naturale tra edificio e fiume.
Bagnolo di Lonigo (Vicenza)