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Categoria: La città di Verona
Il centro della città è rappresentata da Piazza Erbe, l'antico foro romano che durante il Medioevo è divenuta sede del potere politico e amministrativo; in essa si trovano armoniosamente accostate o fuse insieme le vestigia di epoche diverse: dai resti romani ai grandi palazzi del Sette-Ottocento, passando attraverso l'architettura medievale, quella fiorita sotto la signoria degli Scaligeri e quella rinascimentale. Alla bellezza della città hanno contribuito famosi artisti, quali Pisanello, Fra' Giocondo, Girolamo dai Libri, Liberale da Verona, Michele Sanmicheli e Paolo Veronese.
Tratto interessante sono le antiche mura della città, delle quali si conservano cospicue porzioni in ottimo stato; presenti in perimetri via via più estesi a seconda dell'epoca della costruzione, conferiscono un aspetto particolare alla città e permettono di seguirne la storia. Se delle due cinte erette dai Romani rimane ben poco (un breve tratto della prima lungo l'attuale via Diaz, parte delle "Mura di Galieno", presso l'Arena, un tratto della prima e di quella di Teodorico nell'area archeologica di via S. Cosimo), le mura comunali tra Castelvecchio e Ponte Aleardi, ricostruite dopo l'inondazione del 1239, sono ancora in ottimo stato. Il perimetro fatto erigere dalla signoria scaligera, concluso nel gennaio 1325, che racchiudeva un'area di 450 ettari, fu sostanzialmente confermato dai Veneziani nel Cinquecento e nell'Ottocento dagli Austriaci, che fecero di Verona una delle quattro città fortificate del quadrilatero. Le porte monumentali, le mura e le fortificazioni testimoniano dell'importanza strategica della città, ben difesa dalle aggressioni esterne.
L'Accademia Filarmonica (la più antica del mondo), la vasta rete dei Musei Civici, la Società Letteraria e l'antica Accademia dell'Agricoltura, Scienze e Lettere, l'Università, il Conservatorio e la Fondazione Arena alimentano la vivacità culturale della città.
Numerosi sono sempre stati i suoi visitatori, alcuni dei quali illustri, come Dante, Mozart, Goethe, Ruskin. Verona attira ancora oggi ospiti da tutto il mondo con la sua Arena, con il mito di Giulietta e Romeo, con la sua raffinata bellezza, con vicine risorse naturalistiche di primo piano quali il Lago di Garda e la montagna.
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Categoria: La città di Verona
Un primo nucleo abitativo sul colle di S. Pietro esisteva già in epoca protostorica; a queste prime popolazioni subentrarono più tardi Galli Cenomani.
Nell'89 a.C. Verona divenne colonia romana e nel 49 a.C. fu trasformata in municipium; la città, posta su alcune delle vie di comunicazione più importanti dell'Impero, divenne un fondamentale centro strategico e commerciale, ruolo che mantenne anche dopo la caduta dell'Impero, via via che veniva occupata da ostrogoti, longobardi e franchi. Nel X sec., dopo aver cacciato gli Ungari che avevano pesantemente saccheggiato la città, Ottone I la fece diventare parte della Baviera, ma già nel 1107 divenne libero comune e partecipò attivamente alla Lega Veronese con Vicenza, Padova e Treviso contro l'imperatore Federico Barbarossa.
Nel corso del XIII sec. Verona fu teatro di lotte intestine fra le famiglie locali per la conquista del potere. Dal 1226 al 1259 si impose Ezzelino da Romano che diede luogo a un dominio brutale e sanguinario. Dopo la sua morte Mastino I della Scala fu eletto podestà e capitano del popolo; con lui aveva inizio la signoria degli Scaligeri che mantenne il potere fino alla fine del secolo successivo. Sotto il dominio scaligero, Verona raggiunse l'apice della sua potenza e conobbe la sua più felice e tipica stagione artistica. Principale artefice di questo successo fu Cangrande I, signore dal 1308 al 1329.
Dopo un breve periodo di signoria viscontea (1387-1405), la città entrò a far parte spontaneamente della Repubblica di Venezia, il cui lungo dominio (di quasi quattro secoli) garantì tranquillità e benessere, permettendo un nuovo sviluppo artistico e culturale.
Nel 1796, l'occupazione da parte delle truppe napoleoniche diede nuovamente alla città un ruolo essenzialmente strategico e militare. Ceduta all'Austria col trattato di Campoformio, nel 1805 entrò a far parte del Regno Italico Napoleonico, ma nel 1814 ritornò definitivamente all'Impero Austriaco, diventando un centro amministrativo e la principale roccaforte del sistema difensivo conosciuto come "Quadrilatero" insieme a Mantova, Peschiera e Legnago.
Protagonista del Risorgimento e delle guerre d'indipendenza, Verona fu liberata e unita al Regno d'Italia nel 1866. Durante entrambe le guerre mondiali subì pesanti bombardamenti, ma l'assetto urbanistico della città è stato mantenuto e il patrimonio artistico e monumentale lesionato è stato ripristinato con grande cura.