«Unire i luoghi della memoria di ben quattro Regioni per chiedere l’inserimento nella lista dei patrimoni dell’umanità»
In questi giorni la commissione dell’Unesco, riunita a Brasilia in sessione annuale, ha allargato la lista del patrimonio mondiale dell’umanità. «Ma quella lista potrebbe comprendere anche i luoghi della Grande guerra di tutto il Nord Italia toccando quattro Regioni e numerose province. La proposta potrebbe essere avanzata per la riunione del prossimo anno e caldeggiata visto il vicino centenario». La proposta è targata Provincia di Vicenza. Il vice presidente e assessore al turismo, Dino Secco, è convinto della bontà dell’idea e ha intenzione di proporla formalmente a Venezia. Non solo. È allo studio - e piace già alla Provincia di Treviso e di Padova - l’idea di creare una fondazione che riunisca le ville di Andrea Palladio nel Veneto e le amministrazioni locali che le ospitano. «Sarebbe un modo per migliorare la promozione turistica operando come un “unicum”. Obiettivo finale: cambiare l’iscrizione all’Unesco delle ville di Palladio non più come singoli siti, ma come un’area territoriale senza intersezioni di confine, da tutelare come patrimonio mondiale dell’umanità».
UNESCO. Anche il turismo si fa globalizzato e il miglior biglietto da visita esistente è targato Unesco. L’idea di far diventare i siti della memoria, primo fra tutti il Pasubio, patrimonio dell’umanità, era stata più volte lanciata, anche di recente, ma non era mai decollata. «Questo perché manca un progetto di più ampio respiro - dichiara l’assessore Secco - perché ciascuno ha considerato solo la propria area e non le potenzialità che derivano dall’insieme di tutti i siti. Se l’Unesco, il prossimo anno, si trovasse davanti la proposta di inserimento di trincee e forti non solo del Vicentino, ma di tutti quei luoghi della memoria che vanno dalla Lombardia, al Friuli Venezia Giulia, dal Veneto e Trentino, difficilmente potrà negare la promozione nella lista del patrimonio mondiale, considerando anche la vicinanza dell’importante anniversario».
COMITATO. Secco spiega come sia in attesa dell'emanazione della legge regionale sulle celebrazioni in occasione dell’anniversario della Grande Guerra per proporre al Comitato regionale, che dovrà organizzare gli eventi, di farsi promotore di questa iniziativa alle altre Regioni. «Ne potrebbe nascere - sottolinea l’assessore - un gruppo di lavoro interregionale per progettare un unico grande territorio dei luoghi della Grande guerra e andare così a bussare all’Unesco per la prossima seduta annuale. Insomma, tantissime trincee e forti in un solo percorso da valorizzare turisticamente e idealmente».
VILLE. Un progetto ambizioso, ma non è il solo che ha in mente Secco, questa volta in collaborazione con il Consorzio “Vicenza è”. Obiettivo: creare un “unicum” tra le oltre venti ville a firma Andrea Palladio sparse per il territorio veneto e già patrimonio Unesco. «L’intenzione è quella di proporre la costituzione di una fondazione che riunisca proprietari ed enti pubblici. proprio come è successo a seguito dell’iscrizione delle Dolomiti a cui è seguita la nascita di un ente in grado di seguire con scientificità tutte le problemitiche».
PROMOZIONE. Continua Secco: «La fondazione per le ville del Palladio coinvolgerebbe Regione Veneto e sei Province, avrebbe il compito di effettuare la promozione a fini turistici e di creare un unicum a livello mediatico. Il passo successivo, una volta coinvolto il Ministero per i Beni e le attività culturali, potrebbe consistere in una richiesta da presentare all’Unesco, da cui si ricaverebbe la possibilità; di trasformare l’iscrizione delle singole ville di Palladio in una iscrizione delle ville stesse che compra un’area, senza intersezione di confini». Questa proposta è già stata avanzata in modo informale alle Province di Treviso e Padova che si sono dimostrate propositive a loro volta. Secco attenderà la ripresa dei lavori di settembre per bussare alle porte dell’assessore regionale competente.
Fonte Il Giornale di Vicenza 04 agosto 2010